PERCHÉ FREQUENTO UN ‘

ASSOCIAZIONE ROSACROCIANA



I miei primi contatti con l’Associazione sono avvenuti mediante la lettura del “Sentiero” trovato per caso in una libreria di Milano, nel lontano 1977.

Ho avuto un grande interesse e per prima iniziativa ho aderito al corso di astrologia. Non credo di averne terminato il primo corso elementare, ricordo di tante lezioni da portare avanti (non so se allora erano sempre 26). I tempi erano molto lunghi tra ricevimento, compilazione del modulo di risposte e spedizione.

Il mio interesse si è quindi spostato sull’astrologia diffusa da tecnici – praticanti, in particolare Ciro Discepolo. Su i suoi testi ho avuto modo di imparare ed approfondire le tecniche per giungere sia pure con una difficoltà iniziale a calcolare a mano direzioni e progressioni, oltre ai temi natali.

A questa tecnica dovevo dare corpo più consistente in linea con l’antica astrologia che riteneva sacra questa pratica.

Richiesi la “Cosmogonia dei Rosacroce” e dopo un po’ di tempo “il Messaggio delle Stelle” e Astrologia Scientifica Esemplificata, in versione ciclostilata.

Il primo libro (Cosmogonia dei Rosacroce) l’ho dovuto leggere più volte e dico la verità lo rileggo ancora quando posso stare in tranquillità nel mio paesello in Umbria.

Il Messaggio delle Stelle è stato ed è il riferimento per non cadere nella materialità dell’interpretazione astrologica che spesso viene richiesta dai consultanti. La materialità ci è utile perché siamo fatti di materia, ma essa deve andare di passo passo con la spiritualità che è in noi per far fronte con saggezza e temperanza per superare gli ostacoli posti sul nostro cammino in questa incarnazione. E in questo Max Heindel nel suo “Messaggio delle Stelle” ci mette a disposizione interpretazioni molto profonde sui Pianeti, aspetti, ecc.

La lettura del libro “La Trama del Destino” sempre di Max Heindel ha spazzato via ogni perplessità riguardo il significato profondo della nostra vita, perché se da una parte dobbiamo gioire delle belle cose che ci offre la vita, dall’altra dobbiamo piegare la testa di fronte alle disgrazie e attingere alle grandi risorse interiori per cominciare la risalita, se però le abbiamo immagazzinate nel tempo .

Utilizzare quindi il Messaggio delle Stelle per trasformare il nostro destino da qualcosa di imponderabile, di imprevedibile, in qualche cosa di più tangibile e allora coltivare la capacità di affrontarlo, limitarlo e se possibile prevenirlo.

Sapere che la vita non è data al caso, che la nostra esperienza terrena non può essere legata strettamente ad una sola possibilità ci deve essere di conforto e serenità ed in questo Max Heindel ci dà una mano importante.

Il pensiero relativista odierno porta avanti la teoria che la vita nasce dal caos, tema più volte ripreso dai quotidiani radical-chic. Questo dimostra fino a quale livello di intensità arriva il concetto materialista della vita. La filosofia rosacrociana che trova alimento nel Nuovo Testamento ci argomenta i concetti antichi della vita materiale e spirituale, collocando il pensiero centrale di detta filosofia nella reincarnazione e nel servizio.

La reincarnazione ci offre un grande respiro e ci permette di dilatare la dimensione del tempo che non potendo essere misurato con i nostri mezzi non ci dovrebbe creare affanni e sconcerti. Noi sappiamo che ogni volta che il nostro spirito scende in un corpo, permette la continuità della vita dal in cui è avvenuta la precedente dipartita. Certo non ricordiamo nulla della nostra precedente esperienza, se non qualche cosa che ci viene presentato attraverso i sogni, soprattutto nei primi 7-10 anni della vita. Ma se non abbiamo genitori attenti alle frasi a volte incompiute dei propri figli, si perde nel vuoto questa possibilità di comprendere i fatti avvenuti nell’ultima parte della vita precedente, fatti che potrebbero in un certo modo illuminare qualche comportamento di questa incarnazione. E’ una specie di dna che – se anche non riusciamo a decifrare - nessuno però potrà mai cancellare o al peggio manomettere.

Quello che abbiamo acquisito nelle vite precedenti non viene perduto, come del resto i mali effettuati a noi stessi e agli altri non vengono cancellati. La nuova esperienza di vita ci rimette davanti i problemi irrisolti e ci crea situazioni serene e felici in quegli ambiti dove abbiamo ben seminato. Molto spesso non ci rendiamo conto come in certi settori della nostra vita fili tutto liscio, mentre in altri sembra ci siano montagne sul nostro percorso che soltanto dopo averle scalate con pazienza, sudore, forza fisica, arriviamo in vetta e lontano possiamo intravedere quelle cose che pensavamo di trovare con facilità.

L’astrologia è uno dei mezzi che ci viene offerto per avere una idea di ciò che può essere il nostro destino, attraverso le varie tappe buone o cattive.

Il tentativo di indagine sul destino non deve essere tuttavia un modo per evitare sempre gli ostacoli in termini sia fisici che spirituali. Sapere che ci aspetta un periodo di difficoltà fisica ci mette in condizione di prepararsi meglio per affrontare il disagio di un appuntamento difficile.

Emerge quindi una grande responsabilità interiore se sia opportuno o meno sfruttare questa conoscenza finalizzata allo scopo preciso di avere un vantaggio concreto. Decidere bene nel momento giusto è chiaramente molto differente che prendere una decisione sbagliata perché abbiamo seguito il nostro istinto oppure il parere altrui.

Una mente serena un cuore sensibile un corpo sano

E’ il motto di Max Heindel.

L’attività cerebrale deve essere sviluppata con il fine di aprire il nostro cuore agli altri, ognuno con le proprie possibilità e modalità, potendo far leva sul corpo sano.

Penso sia molto importante mantenere il corpo sano, efficiente per permettere al nostro ego di portare avanti il programma designato in questa esistenza. Esagerare con il nostro corpo, nel senso di logorarlo sia in termini di attività fisica che in quelli alimentari, non permette certo l’evoluzione corretta del nostro ego.

In queste condizioni il nostro ego sarebbe più occupato nel recuperare le energie fisiche piuttosto che dare spazio alla mente e agli interessi spirituali. L’abuso che si può fare del nostro corpo comporta una serie di complicazioni che potrebbero non appianarsi in questa esistenza e potrebbe quindi essere necessaria un’altra incarnazione per poter rimettere in condizioni ottimali il corpo. Proteggere in senso lato il nostro corpo e contemporaneamente soddisfare gli aspetti spirituali, può essere di grande alimento al nostro ego che, in questa posizione privilegiata, potrebbe concedere agli altri – che lo chiedono e che hanno bisogno – la sensibilità del proprio cuore.

Certo questi sono gli obiettivi che ci poniamo di raggiungere.

Non sempre è facile, la routine o le sorprese della vita quotidiana spesso ci spostano dal nostro percorso e non sempre ce ne accorgiamo subito o dopo un breve tempo. A volte passano anche anni per renderci conto che la strada ha preso metro, dopo metro una direzione diversa.

E’ quindi necessario periodicamente fare il punto della situazione. Questa esigenza non può andare a carico totale del singolo, ma va proposta alle persone che coltivano i medesimi obiettivi.

Il tentativo di risposta ai nostri dubbi o di chiarimento alle nostre perplessità può scaturire in via prioritaria dal confronto delle idee e dal dibattito che emerge in occasione dei Convegni annuali, nello spirito rosacrociano.

Antonio ADRIANI

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